Arrivano i rom, razzie in Svizzera
Questa settimana abbiamo assistito ad un nuovo preoccupante caso di razzismo nei confronti dei rom. Il settimanale svizzero Weltwoche, magazine vicino al partito di destra Svp/Udc del miliardario Blocher, ha pubblicato sulla copertina dell’ultimo numero la foto di un bambino rom che punta una pistola contro il fotografo con il titolo “Arrivano i rom: razzie in Svizzera”.
Blocher non è nuovo ad affermazioni xenofobe e razziste, avendo costruito il proprio successo popolare proprio grazie alle campagne anti-straniero.
L’immagine e il titolo pubblicati dal settimanale hanno sollevato numerose proteste da parte della comunità rom tedesca, la quale, come tutto il popolo rom in Europa, è sempre più vittima di attacchi razzisti e casi di discriminazione.
Carla Osella, Presidente nazionale dell’A.I.Z.O. rom e sinti, Associazione che da quarant’anni si batte a favore del rispetto dei diritti della minoranza rom, esprime il suo sconcerto per quest’ultimo gravissimo caso di razzismo. La xenofobia, in crescita in tutta Europa, inizia a raggiungere livelli preoccupanti. Un giornale come il Weltwoche, diffuso a livello nazionale, dovrebbe assumersi la responsabilità morale ed etica per ciò che pubblica e non seguire semplici fini propagandistici. Diventa necessario denunciare e fermare l’utilizzo di espressioni xenofobe e razziste da parte dei media per realizzare “titoli ad effetto” (come si è giustificato il il magazine svizzero), perchè contribuiscono ad alimentare e legittimare l’odio razziale, le cui tragiche conseguenze sono note a tutti.