Corso Vigevano 41, nuovo accesso per allontanare le famiglie che occupano la struttura
Corso Vigevano 41, nuovo accesso per allontanare le famiglie che occupano la struttura
Torino, 21 aprile 2016. Comunicato stampa
Questa mattina l’Ufficiale Giudiziario doveva presentarsi alla porta delle undici famiglie che occupano, senza più averne diritto, gli appartamenti del primo piano dello stabile di corso Vigevano 41: hanno ottenuto una proroga, un altro po’ di tempo per cercare delle soluzioni, ma la questione è solo rimandata!
L’episodio di oggi rientra nelle procedure della proprietà per poter liberare gli appartamenti dagli occupanti e rimetterli sul mercato.
Fino al 4 dicembre 2015 questi appartamenti hanno rappresentato il punto di forza dei percorsi di uscita dal campo di Lungo Stura Lazio e un primo passo verso l’autonomia per la maggior parte delle famiglie rumene coinvolte nel progetto “La Città Possibile”.
In due anni di progetto molti di loro hanno trovato altre abitazioni, alcuni attraverso il lavoro sono riusciti ad affittarsi un alloggio proprio, altri hanno scelto di ritornare in Romania e, con il supporto del progetto, provare a riprendere una vita stabile nel loro Paese di origine.
Una decina di nuclei hanno invece deciso di restare negli appartamenti di corso Vigevano anche dopo il termine del progetto, nonostante avessero sottoscritto un patto che prevedeva una loro accoglienza temporanea nella struttura, non oltre il 4 dicembre 2015.
L’Associazione A.I.Z.O. ha seguito tutte le famiglie che sono state accolte in corso Vigevano 41, durante il biennio del progetto come componente dell’RTI che ha partecipato e vinto l’appalto della Città di Torino in questo ambito e dopo il temine a libello di volontariato. “il progetto è scaduto ma abbiamo continuato a seguire le famiglie per trovare con loro altre soluzioni: con qualcuna ci siamo riusciti” ci racconta Carla Osella, Presidente Nazionale di AIZO.
A.I.Z.O. finora si è fatta carico delle utenze, pagando le bollette anche se le somme erano molto alte: una per soli due mesi è arrivato un totale di oltre 11.000 euro.
“La Città Possibile” è terminata il 4 dicembre ma da Prefettura e Comune dobbiamo incassare ancora le fatture di tutto il 2015” continua Osella “nonostante questo abbiamo continuato a pagare le bollette di corso Vigevano utilizzando le nostre risorse e ad agire in supporto delle famiglie; abbiamo operato attraverso i nostri volontari però non si può continuare in questo modo”.
Dal 2014 si leggono e si sentono dichiarazioni da più parti dichiarazioni di volontà di presa in carico della questione campi, aree sosta e percorsi per il loro superamento. Aizo si rende disponibile a operare in rete con tutti i soggetti e le Associazioni che intendono interessarsi della questione, ma davvero e non solo facendo dichiarazioni per i giornali o i social network. Passiamo tutti dalle parole ai fatti.
Ufficio Stampa A.I.Z.O.
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