Appello al Premier Berlusconi
Torino, 20.05.2008
Al Premier Silvio Berlusconi
Al Ministro degli Interni Roberto Maroni
Siamo i soci volontari, operatori, rom, sinti e gadjè (italiani) dell’A.I.Z.O. Associazione Italiana Zingari Oggi, associazione di promozione sociale – onlus, che nata nel 1971 a Torino, cammina a fianco di queste popolazioni per la promozione dei diritti e dei doveri; negli anni si è sviluppata in ambito nazionale, diffondendosi in 15 regioni italiane.
Intendiamo sottolineare come la grave situazione in cui versano i rom storici e romeni nel nostro Paese richieda una soluzione che offra dei risultati positivi concreti e non esclusivi di penalizzazione.
Il nostro popolo sta fronteggiando in questo periodo la paura degli attacchi nei loro campi, centinaia di famiglie fuggono alla sera e dormono fuori dalle baraccopoli.
Immagini dunque l’angoscia delle famiglie e la precarietà dei bambini e delle donne costretti a vivere sulle piazzole delle autostrade e nelle campagne per difendere la propria incolumità.
Le chiediamo signor Presidente di convocare, a seguito del Consiglio dei Ministri di Napoli, le associazioni di tutela che negli anni hanno operato ed operano tuttora accanto a queste popolazioni con l’obiettivo di costruire insieme progettazioni sociali efficaci.
Non emani un decreto a carattere esclusivamente negativo che precluda la possibilità ai rom onesti, che abitano sul nostro territorio ormai da anni, di inserirsi nella società maggioritaria.
E’ giusto che chi svolge attività illegali sconti le pene previste, ma chi desidera fortemente integrarsi deve poter accedere a questa possibilità in maniera equanime e serena.
Le alleghiamo alcune delle proposte fatte al termine del XXI° Convegno nazionale della nostra Associazione svoltosi a Rovereto il 5 ottobre 2007, le quali anche se sono trascorsi alcuni mesi, sono valide tutt’oggi.
Le riproponiamo alla Sua attenzione confidando nella Sua sensibilità alle politiche di inclusione sociale.
Chiediamo pertanto:
- il riconoscimento dei rom e dei sinti come minoranza linguistica;
- il conseguimento di forme di cittadinanza per tutti quei rom definiti “storici”, cioè quelli in Italia dall’esodo degli anni ‘60 e non ancora in possesso di documenti: vivono sul nostro territorio da 40 anni, hanno figli e nipoti nati nel nostro Paese e sono ancora senza cittadinanza! Questa situazione penosa produce a queste persone disagio e precarietà, impossibilità di intraprendere un lavoro regolare e pericolo di devianza;
- il tentativo di realizzazione di un piano nazionale, un tavolo di concertazione con i sinti e i rom, con le associazioni che se ne interessano e con gli enti locali per riuscire a “risolvere” le varie problematiche.
In attesa di una convocazione a Roma con i rappresentanti dei rom e dei sinti,
La salutiamo cordialmente.
Carla Osella, Presidente nazionale A.I.Z.O.
Jonko Jovanovic, Vice – Presidente Nazionale A.I.Z.O., Settore Rom Slavi
Gheorghita Memis, Settore Rom Romeni