Notizie dalla Continassa 14 giorni dopo!
Alla vigilia di natale i 19 rom della Cascina Continassa a Torino continuano ad essere lì, non tra i ruderi dell’incendio ma nel campo poco lontano dove da sempre ci sono 7 baracchine. Tutto attorno è pulito. Mancano i wc e l’acqua. La luce viene attivata dai generatori a benzina che costano 5 euro al giorno. Gli abitanti delle Vallette, e sono in maggioranza, guardano alla famiglia della ragazza con disprezzo.
“La sedicenne che attraverso la denuncia del falso stupro ha scatenato l’ira di un gruppetto di razzisti che hanno incendiato la cascina“. La madre ha dichiarato di aver timore perfino di alzare le tapparelle. Sandra (nome di fantasia) è stata inviata dai genitori in un’altra regione.
Noi dell’A.I.Z.O. abbiamo incontrato al campo, insieme ai rom, molte persone che hanno portato indumenti e cibo. Sono arrivatiI privati cittadini le associazioni e i movimenti. La presidente della V Circoscrizione Paola Bragantini insieme al Prof. Sergio Zatta, a nome del comprensorio Turoldo, con alcuni allievi hanno portato il frutto della raccolta nelle scuole con il camion della protezione civile anche. La Coop di via Molise è intervenuta, così le suore di alcuni istituti. Piccoli segni di solidarietà … ma manca una sistemazione definitiva. Alcune famiglie sono tornate lo stesso giorno dell’incendio in Romania con il servizio dei bus che partono da via Traves (a poche centinaia di metri dalla Continassa) ma faranno ritorno dopo le vacanze. Altre si sono trasferite in via Germagnano nel campo abusivo … alcune persone non si possono muovere dalla cascina perché hanno l’obbligo di andare a firmare in Questura. La nostra speranza era il Ministro Riccardi che durante la sua visita si era impegnato ad intervenire.
“Il tempo passa e tutto resta tale e quale!” Spiega Andriana che vive qui con la sua bimba di 15 mesi. Racconta tutto cio’ che ha vissuto il 10 dicembre “ho sentito le urla della gente che si avvicinava e ho visto che incendiavano le nostre cose.Tutti avevamo paura tenevo stretta la mia bambina e continuavo a ripeterle di non avere timorea perche’ c’era la sua mamma…poi sono arrivati i vigili del fuoco.La paura ritorna ancora noi rom non siamo mai sicuri di niente“. Qual e’ il suo sogno? “Una piccola casa tutta nostra. Un lavoro che non mi obbligasse a stendere la mano e chiedere la carità. Se qualcuno ci vuole aiutare…questo e’ il telefono di riferimento 3488257600.