Occupazioni case, terzo settore e sussidiarietà: comunicato stampa del 28 luglio 2024

Con la notizia che la Corte Costituzionale ha dichiarato “illegittima” la norma regionale (amministrazione Bresso e modificata da quella presiduta da Chiamparino) di assegnazione degli alloggi popolari, specificatamente all’art. 3 che prevede il requisito della residenza in Piemonte da almeno 5 anni anche non consecutivi torna alla ribalta, dopo settimane di dibattito legato alle occupazioni illegali da parte di antagonisti e altri col problema dei poveri aventi diritto, la questione casa. Senza addentrarci nella disamina della nuova legge regionale con specifiche premialità che parrebbe condurranno a nuovi ricorsi anche rispetto ad essa, appare importante però affrontare la realtà dei fatti che risulta superiore alla mera idea su cui si finisce sempre per scontrarsi. Essa riguarda innanzitutto la povertà soprattutto quella determinata dalla mancanza di documenti anche per famiglie presenti sul territorio italiano da decenni con figli e nipoti nati qui: questo porta all’impossibilità di trovare case in affitto, anche per mezzo dell’intervento delle istituzioni, se non attraverso l’intervento di realtà del terzo settore che devono farsi carico del problema spesso, però, rimanendo da sole: la solitudine non è una palese violazione dell’applicazione del principio costituzionale della sussidiarietà? Vengono sempre invocati gli sgomberi ma in asenza di progetti di accompagnamento che per i Rom porta a non accettare soluzioni alternative e aumentare le criticità spesso con ritorni su piazzole e strade in camper. Una legislazione seria non dovrebbe considerare le questioni e trovare soluzioni, non solo spostarle da una parte all’altra visto che esse sono incarnate in persone? La regione Piemonte nella rielaborazione della legge per la casa non potrebbe farsi carico di una sperimentazione concordata con le realtà che si occupano dei Rom anche per superare gli slogan dietro cui stanno solo questi spostamenti che accendono scontri nelle periferie che appaiono “guerre fra poveri”?


Ufficio stampa AIZO

A.I.Z.O. rom e sinti

L’A.I.Z.O. rom e sinti OdV è un'organizzazione nazionale di volontariato nata a Torino nel 1971 con delega di 431 famiglie di sinti. La mission consiste nella difesa dei diritti e nella promozione dei doveri del popolo rom e sinto.