STATO PENALE DI POLIZIA – Ddl 1660
Il 18 settembre 2024 la camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza il Ddl 1660, col quale senza troppi giri di parole, si istituisce in Italia lo stato di polizia.
- Il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni di carcere; le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni;
- idem per chi protesta contro le grandi opere;
- Anche la “propaganda” delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata “terrorismo della parola”;
- Carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni;
- Fino a 15 anni per resistenza attiva
- Fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato “anti-Ghandi”)
- Facoltà per forze dell’ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio.
- Carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno
- Dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l’uso del cellulare, vincolando l’acquisto della SIM al possesso del permesso.
Tutto ciò col silenzio complice delle “opposizioni parlamentari” , le quali al di là di un voto contrario puramente di bandiera non hanno mosso un dito per contrastare realmente le nuove leggi “fascistissime”, peggiorative rispetto allo stesso codice Rocco.
Anzi: su circa 160 parlamentari, al momento del voto a Montecitorio l'”opposizione” ne aveva in aula soltanto 91!!!
Non solo: prima della votazione finale del Ddl, PD e 5 stelle hanno presentato alcuni ordini del giorno (recepiti dal governo) che impegnavano quest’ ultimo ad incrementare la spesa per assumere nuovi agenti di polizia e di guardie penitenziarie : l’ennesima riprova di come, al di la di qualche sfumatura, nella sostanza siano tutti uniti nella direzione di un inasprimento dei dispositivi repressivi, funzionale alla guerra e all’economia di guerra, cioè di fatto all’introduzione di una vera e propria legge marziale!
Ora la parola passa al senato, il quale sicuramente approverà in tempi brevi questa ignobile ed infame legge.