Torino: aggiornamenti da Via Germagnano
Un muro di plastica è stato posizionato accanto alla sede Amiat per nascondere le “brutture” del campo abusivo di via Germagnano. Le baracche distrutte appartenevano non solo a persone che avevano già lasciato il campo, ma altre erano ancora abitate: rispetto a quanto qualcuno dichiara, coloro che sono rimasti senza tetto non sono andati ad abitare altrove, ma hanno trovato rifugio e ospitalità nelle abitazioni vicine di parenti e amici. Tutto questo campo è stato dichiarato da alcuni anni un “disastro ambientale” dal giudice La Rosa, ma purtroppo le famiglie continuano a vivere (600/650 persone) con un’unica fontanella e senza servizi igienici, con tutti i disagi che questo può comportare…
La linea “RuspeEBasta” di Salvini e dei pentastellati esclude iniziative alternative di reale inserimento sociale.
Per approfondire il tema: articoli pubblicati il 23/11 da LaStampa e da Repubblica.